Il settore dell’edilizia comprende un insieme di attività, processi e interventi volti a erigere, trasformare, sistemare o abbattere un edificio.
Il sistema produttivo in edilizia prevede un’esecuzione tecnica che tenga conto delle caratteristiche qualitative di composizione, di ricerca di materiali e delle logiche d’integrazione urbana.

Il processo edilizio consiste in una serie di operazioni inerenti produzione, esecuzione, utilizzo e conservazione di un’opera edilizia dalla sua ideazione, alla realizzazione fino al suo mantenimento nel tempo.
Tale processo prevede, quindi, il susseguirsi di fasi quali: progettazione, costruzione, gestione e manutenzione.

In questo settore sono richieste diverse competenze specifiche, possedute da categorie professionali distinte, riguardanti ambiti tra i quali: muratura, rasatura, pittura, realizzazione di scavi, impermeabilizzazione, pavimentazione, demolizioni, creazione di strutture in cemento/acciaio, opere in ferro/vetro/alluminio, idraulica, elettricità, impiantistica, impianti di condizionamento, falegnameria e lavorazione di marmi. Per la varietà delle abilità necessarie e per aspetti normativi complessi, generalmente il personale o le imprese edili hanno una specializzazione in uno dei campi sopra citati.

La sicurezza sul lavoro in questo settore, come per gli altri, è disciplinata del Decreto Legislativo n. 81 del 9 aprile 2008.
Le disposizioni si riferiscono agli obblighi e alle relative sanzioni delle diverse figure operanti nel settore, che sono coinvolte nella sicurezza: committente o responsabile dei lavori, coordinatore per la progettazione, coordinatore per l’esecuzione dei lavori, lavoratori autonomi, datori di lavoro, dirigenti e preposti e datore di lavoro dell’impresa affidataria.
Nel decreto menzionato si fa riferimento anche ai fattori di rischio caratterizzanti questo settore (in particolar modo la movimentazione manuale dei carichi e l’esposizione all’amianto), per i quali sono fornite opportune indicazioni.