L’Industria rappresenta il settore secondario dell’economia volto alla realizzazione di semilavorati o prodotti finiti che, a differenza dell’artigianato (lavorazione manuale e personalizzata), è caratterizzata da una produzione di massa.
Tra le varie tipologie di industria, quella chimica è senza dubbio la più delicata, poiché richiede un’attenzione particolare alla salvaguardia della sicurezza e della salute dei lavoratori.
L’industria chimica è regolamentata dal REACH (Registration, Evaluation, Authorisation and Restriction of Chemical substances) e dal Decreto Legislativo n. 81 del 2008, il cosiddetto Testo Unico sulla sicurezza.
Tale quadro normativo di riferimento, riguardante tutte le sostanze chimiche prodotte, importate, commercializzate e trasformate per ottenere miscele, disciplina il settore preservando la salute di dipendenti e clienti.
Principi fondamentali di questo settore sono la sicurezza sul lavoro, la formazione dei lavoratori e la tutela dell’ambiente.

In merito al primo aspetto, le aziende chimiche devono predisporre, attraverso il servizio di prevenzione e protezione, un piano per la sicurezza che preveda misure preventive e comportamenti da attuare in caso di emergenza.
Gli attori preposti a garantire la sicurezza in azienda: il Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza (RLS) e il Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione (RSPP), sono chiamati a redigere un Documento di Valutazione dei Rischi (DVR) segnalando eventuali criticità emerse in azienda e proponendo interventi correttivi/migliorativi, in modo da assicurare condizioni di lavoro idonee per i dipendenti.
Per ciò che riguarda la fornitura di formazione e di informazioni in azienda, l’RSPP, l’RLS, il Medico Competente e il Responsabile per la sicurezza antincendio e il servizio di vigilanza, per svolgere la funzione assegnatagli, devono seguire dei corsi specifici in base al settore di provenienza e al livello di rischio (basso, medio o alto) presente in azienda.
Il datore di lavoro ha, inoltre, l’obbligo di istruire adeguatamente i propri collaboratori sui rischi cui sono esposti e sulle opportune procedure da mettere in atto nell’esecuzione delle attività.

Quanto alla sicurezza ambientale, grazie ai metodi di certificazione (es. ISO 14000), l’azienda può ottenere un sistema di gestione omogeneo, comune a tutti i settori aziendali, e dimostrare la propria qualità ai clienti distinguendosi, per il valore, dalla concorrenza sul mercato. Ulteriori vantaggi della certificazione consistono nella possibilità di monitorare costantemente l’inquinamento ambientale e condividere procedure nei settori, evitando pesanti sanzioni.